Definire la Musicoterapia
migliorare lo stato di salute attraverso la musica
Che cosa è la
Musicoterapia
Una definizione
Una delle definizioni più note riguardo alla musicoterapia è quella di K. Bruscia (1987), docente della cattedra di musicoterapia alla Temple University di Filadelfia (USA):
La musicoterapia è un processo sistematico di intervento ove il terapeuta aiuta il cliente a migliorare il proprio stato di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento
K. Bruscia
Nella terapia musicale il pensiero corporeo, il pensiero sonoro, il pensiero musicale e il pensiero verbale si arricchiscono reciprocamente nel contenitore terapeutico dell’ascolto inteso come ciò che da senso ai sensi, che diviene mediatore tra corpo e mente. Alla costruzione del senso che si sviluppa nella relazione terapeutica rivolgiamo la nostra attenzione di musicoterapeuti.
Q
Questa definizione presenta i due elementi centrali dell’intervento musicoterapeutico, l’esperienza musicale e la relazione tra il paziente e il terapeuta. Nel lavoro con i pazienti, il musicoterapeuta utilizza la musica e la relazione come una polarità dialettica nella quale essi sono alternativamente figura e sfondo.
La capacità di dare un senso agli eventi musicali nasce in una fase precoce dello sviluppo del bambino, in un momento nel quale egli non è ancora in grado di capire il significato delle parole della madre, ma riesce a comunque a coglierne il senso affettivo (Trevarthen et al., 2013).
L’interiorizzazione dell’esperienza sonora primaria che nasce dal rapporto tra madre e bambino diviene il modello di riferimento per la comprensione e la creazione della maggior parte degli eventi musicali. Queste esperienze affettive si svolgono nel tempo, in un ritmo nel quale si alternano momenti di tensione e di distensione (Stern, D., 1985). L’esperienza affettiva nella vita di relazione e in musica è condivisa sulla base della ricerca di una sintonia affettiva, che possiamo descrivere come una regolazione del tempo, simile a quella che si ha tra musicisti all’interno di un quartetto d’archi (Giusti e Suvini, 2013).
Alla luce di queste analogie tra struttura musicale e sviluppo psicologico del bambino, la musica si presenta come la rappresentazione simbolica del tempo proprio della relazione affettiva e della vita umana (Lorenzetti e Suvini, 2001). Il musicoterapeuta ascolta empaticamente il paziente attraverso il proprio corpo e le proprie emozioni e ascoltando come la presenza del paziente modifica la sua percezione corporea e il suo mondo interno affettivo ed emotivo (Di Benedetto, 2000; Bolognini, 2004).